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Napoli nascosta

Con i termini Napoli sotterranea si intende un vasto complesso di cunicoli e cavità scavate nel tufo nel sottosuolo della città di Napoli; vi si trovano principalmente molteplici forme di ambienti ed esempi delle architetture classiche, greche e romane.

Per arrivare a questo complesso di milione di metri quadri, perché tanto si stende il reticolo di tunnel, gallerie e cunicoli che attraversa il sottosuolo partenopeo, sono stati necessari millenni, dalla preistoria fino ai tempi moderni; difatti i primi lavori di scavi sotterranei risalgono a circa 5000 anni fa, ossia praticamente alla fine dell'era preistorica. In questo complesso si alternano cisterne e cave, cunicoli e pozzi, resti di monumenti risalenti al periodo greco-romano e catacombe. I diversi passaggi che allacciano i più svariati punti della città sono innumerevoli, e distano anche molti chilometri tra di loro.

Attualmente, questa intricata rete di passaggi sotterranei, in gran parte creata per estrarre materiali da costruzione, ma utilizzata anche per snellire la viabilità di Napoli, alloggiare condutture e un acquedotto scavato nel 1629, e persino nascondersi dai bombardamenti nei moderni rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale, è diventata parte integrante dell'universo turistico partenopeo.

Per conoscere Napoli Sotterranea vengono proposti al turista differenti percorsi, sempre sotto guida, per riuscire ad accedere alla rete di ambienti sotterranei, che in realtà non è tuttora integralmente conosciuta. Difatti, un gran numero di speleologi stanno ancora studiando ed ispezionando le molteplici cavità e cunicoli che riaffiorano in situazioni di sprofondamenti e/o crolli, per introdurle nel censimento delle cavità napoletane.

Due principali ingressi sono quello di Piazza San Gaetano nei pressi della Basilica di S. Lorenzo Maggiore in centro storico, e quello di via Sant'Anna di Palazzo, nel quartiere Chiaia.

Cominciando da Piazza San Gaetano, una discesa di 140 gradini e 40 metri sotto al manto stradale conducono il turista ad una gita nel sottosuolo che combina il dramma dell'ultimo conflitto mondiale, con lo splendore dell'antichità romana, passando per un antico teatro greco-romano e per  molte altre strutture antiche da scoprire.

L'ingresso da via Sant'Anna di Palazzo invece, in vicinanza dei Quartieri Spagnoli, conta con una discesa di circa 40 metri di profondità dopo la quale ci si reca ad un rifugio di oltre 3200 metri quadrati, impiegato specialmente durante la seconda guerra mondiale, e che offriva riparo a più di 4000 persone.

 

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